In questi anni, alla consueta attività di Pedagogista clinico, ho collaborato con vari legali in sostegno alla genitorialità nei casi di separazione.Il processo di separazione, in un’ottica Pedagogica del termine, in quanto frattura, distacco, rappresenta per tutti i componenti una situazione di crisi che richiede tempo, riflessione, rielaborazione ed acquisizione di nuovi equilibri e diversi stili comunicativi.E’ perciò necessario attuare un intervento di aiuto a favore di una progettazione adatta a prevenire eventuali difficoltà di relazione fra gli ex coniugi e i figli. Una opportunità educativa rivolta sia ad affrontare l’emergenza, sia a svolgere una funzione preventiva che riduca al minimo i disagi e i rischi.Il Pedagogista clinico può lavorare sulla coppia in vari modi:· Svolgendo mediazione di coppia per vedere se il rapporto si può ricostruire.· Lavorare esclusivamente sulla futura ex coppia e trovare dei punti d’incontro tra loro, evitando inutili “guerre”.· Per coppie con figli si possono offrire nuovi strumenti conoscitivi e di consapevolezza che li aiuti ad essere “genitori” senza essere più una coppia. Apprendere ed integrare in sé questa esperienza non è così scontato, richiede grande maturità, consapevolezza e padronanza delle proprie risorse interiori oltre che una chiarezza degli obiettivi comuni.L’intervento Pedagogico clinico prevede un percorso atto a creare delle occasioni dove ciascun componente può analizzare e riflettere sulle proprie necessità e quelle altrui, in una autenticità comunicativa rispetto al proprio sentire, evitando manipolazioni e sotterfugi e, creare i presupposti idonei ad investire su nuovi stili e assetti familiari.Questo significa costruire e definire uno spazio di ascolto, esente da ogni forma di giudizio, in cui la coppia, i genitori o il singolo, in rapporto dinamico con il pedagogista clinico, riflette, elabora e si confronta in relazione ai propri pensieri, idee, esigenze, sentimenti, emozioni, trova risposte alle proprie perplessità, alle incertezze, ai dubbi, agli interrogativi.

Stella Primari, Pedagogista Clinico

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