Quando ci muoviamo, non stiamo solo mettendo in movimento il nostro corpo, ma anche il nostro sistema cognitivo, psicologico e relazionale. Questo è ancora più vero quando si è bambini e si sperimenta il mondo proprio attraverso il corpo. Ecco perché il tema della psicomotricità dei bambini sta assumendo sempre più importanza all’interno del mondo della pedagogia.

Che cos’è la psicomotricità

Durante l’infanzia, più o meno fino ai 10 anni di età, l’acquisizione di ogni nuova abilità permette lo sviluppo di tante altre capacità nel bambino.

Pensiamo al gesto, molto comune nei bambini piccolissimi, del prendere un oggetto e lasciarlo cadere a terra: con questa semplice attività, oltre al gesto motorio dell’aprire e chiudere la mano, il bambino impara anche a capire la relazione degli oggetti nello spazio. Una capacità motoria (afferrare e lanciare un oggetto) apre quindi la strada a una nuova abilità cognitiva (comprendere le relazioni con lo spazio).

Ecco: è proprio in questo forte legame che la psicomotricità esprime tutta la sua importanza.

La psicomotricità è infatti la disciplina che, attraverso il movimento e l’azione, mira a sviluppare nuove abilità e capacità nel bambino, aiutandolo a crescere e a maturare sotto ogni punto di vista: non solo quello cognitivo, che abbiamo già citato, ma anche quello psicologico, relazionale ed emotivo.

Perché la psicomotricità, oggi, è ancora più importante

Questo tipo di approccio oggi risulta ancora più importante alla luce del mutato contesto di crescita del bambino.

Un tempo, i bambini trascorrevano molto più tempo all’aperto, a contatto con altri bambini, sperimentando il mondo attraverso il loro corpo, sporcandosi le mani più o meno letteralmente. Oggi, complici il periodo pandemico e la tendenza sempre più diffusa a lasciare i bambini davanti al televisore o agli schermi luminosi dei tablet e degli smartphone, si hanno molte meno possibilità di dare la giusta attenzione al proprio corpo. Così, i bambini restano privi di tutti quegli stimoli e quelle esperienze fondamentali per accrescere il loro bagaglio di abilità.

Ecco perché la psicomotricità è adatta veramente a qualsiasi bambino, e non solo a chi presenta problemi, patologie o disturbi del neurosviluppo.

Quali sono i fondamenti della psicomotricità

La psicomotricità si basa su alcuni cardini fondamentali. Vediamoli uno ad uno.

  • Unicità del bambino: i bambini non sono tutti uguali. Per questo, quando si decide di coinvolgere un bambino in un percorso di psicomotricità, tutto deve essere adattato alle sue specifiche esigenze;
  • Unità di mente e corpo: la mente e il corpo sono due facce della stessa medaglia, e vanno entrambi valorizzati per far sì che l’uno supporti l’altra nel percorso di sviluppo e crescita;
  • Importanza del gioco: le attività ludiche sono fondamentali per coinvolgere il bambino e attivarlo al movimento attraverso l’utilizzo di diversi materiali di gioco;
  • Spazio e regole: in una seduta di psicomotricità, un adulto specialista chiarisce le regole, gli spazi da usare e le tempistiche del gioco, coinvolgendo i bambini nell’azione e nella relazione con gli oggetti e gli altri partecipanti.

Crescita dei bambini e psicomotricità: a chi giova di più

La psicomotricità è un’ottima opportunità per far esplorare al bambino tutte le potenzialità del suo corpo, e farlo così crescere sperimentando cose nuove che, attraverso i giochi e l’interazione con altri bambini, gli faranno sviluppare nuove abilità, di cui sarà più consapevole e sicuro, anche da adulto.

Per questo è una disciplina adatta a tutti i bambini, soprattutto a chi mostra dei timori ed è timido e impacciato o, viceversa, è agitato e molto attivo. Giocare insieme all’altro, in un contesto posto sotto l’osservazione di un adulto esperto di psicomotricità e con il suo vigile aiuto e controllo, aiuterà i bambini più timorosi a sbloccarsi, mentre faciliterà l’accettazione dell’altro in quei bambini più impulsivi ed egocentrici.

A beneficiarne non sono solo le relazioni, ma anche le emozioni e, soprattutto, l’intero sistema cognitivo.

Ci sono infatti bambini a cui sono consigliate vere e proprie sedute di terapia basata sulla psicomotricità, soprattutto nei casi di disturbi del linguaggio, autismo, deficit psicomotori, disturbo dell’attenzione, iperattività. Queste situazioni possono infatti compromettere la crescita e la maturazione neuro cognitiva e motoria, motivo per cui diventa ancora più importante la guida di un esperto.

La psicomotricità è quindi un aiuto importante per la crescita e lo sviluppo del bambino. Perché anche il più piccolo gesto può fare la differenza.

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