A partire dall’età fertile è importante tenere sotto controllo la salute del seno, effettuando periodicamente una visita al seno. Questa semplice attività è infatti cruciale per preservare il benessere della mammella e fare un’adeguata prevenzione così da intervenire prontamente in caso di patologie pericolose, come ad esempio il tumore al seno.

La visita al seno, fondamentale per la prevenzione

Ogni anno, in Italia, vengono effettuate più di 50.000 diagnosi di tumore al seno. Si tratta infatti della neoplasia più frequente nelle donne, con un’incidenza in leggera crescita, soprattutto negli ultimi anni. Tuttavia, grazie soprattutto alle visite senologiche e agli screening di prevenzione, la mortalità associato al cancro alla mammella è per fortuna in diminuzione: una dimostrazione in più di quanto sia importante sottoporsi a visite periodiche. Agire prontamente con il giusto percorso terapeutico è infatti fondamentale per contrastare l’aggravarsi del problema.

Le visite al seno sono importanti non solo per la diagnosi precoce del tumore della mammella, ma anche per verificare la presenza di cisti, noduli e microcalcificazioni che possono compromettere la salute e il benessere e che devono essere tenuti sotto controllo.

Visite al seno, quali sono

Abbiamo parlato di visita al seno, senza però spiegare bene che cosa significhi. Molte persone infatti tendono a confondere la visita senologica vera e propria con altri esami di screening come la mammografia e l’ecografia mammaria. Ecco quindi le principali differenze.

Visita senologica

La visita senologica è un esame molto semplice, rapido e indolore, che prevede una seduta da un dottore o una dottoressa esperti in senologia.

La visita si articola in due fasi: nella prima viene effettuata l’anamnesi della paziente, ovvero la raccolta delle informazioni cliniche e familiari che possono tornare utili nel verificare la familiarità con alcune patologie a carico delle mammelle; nella seconda parte della visita senologica, invece, il medico effettua un esame visivo e con palpazione dei seni, dei solchi sottomammari e dei cavi ascellari in diverse posture. In questo modo, si possono individuare linfonodi sospetti, noduli o masse sospette, e osservare se sono presenti infiammazioni, secrezioni inattese o dolori.

Di per sé, questa visita non consente di giungere a una diagnosi, ma di constatare lo stato di salute generale delle mammelle.

Mammografia

La mammografia è una radiografia a raggi X della mammella. L’esame viene effettuato con un’apposita macchina in cui i seni vengono compressi così da individuare la presenza di formazioni potenzialmente pericolose. La mammografia serve quindi a individuare noduli piccoli (anche non avvertibili alla palpazione), micro-calcificazioni o altri indizi di una possibile neoplasia.

La mammografia è una visita importante perché consiste effettivamente in un esame diagnostico, ovvero permette di effettuare la diagnosi di un tumore, spesso prima ancora che sia palpabile.

Ecografia mammaria

L’ecografia mammaria è un esame indolore: si effettua semplicemente come qualsiasi altra ecografia, ovvero cospargendo le mammelle di un sottile strato di gel su cui verrà fatta muovere una sonda a ultrasuoni che esamina le strutture del seno, evidenziando la presenza di noduli di consistenza solida o liquida, quindi noduli, cisti e masse sospette.

Spesso è usata come esame complementare alla visita senologica e alla mammografia, soprattutto per escludere dubbi diagnostici e avere una diagnosi quanto più precisa e affidabile.

Quando fare una visita senologica

Come dicevamo, è importante effettuare una visita al seno periodicamente. Fin da quando si è giovane, e soprattutto dopo i 25 anni di età, un controllo annuale effettuato dal senologo con visita senologica aiuterà a tenere sotto controllo la salute dei seni e a individuare precocemente la presenza di neoformazioni sospette. Questo è ancora più importante in caso di precedenti in famiglia.

A partire dai 30 si età, è bene accompagnare alla visita senologica anche l’ecografia mammaria, e poi, dai 40 anni, effettuare anchemammografie annuali o con la periodicità indicata dal proprio senologo di riferimento.

Tuttavia, ci sono alcuni casi che richiedono una visita immediata dal senologo, soprattutto di fronte a sintomi o situazioni come:

  • Cambiamenti di forma e dimensioni di una o entrambe le mammelle;
  • Presenza di protuberanze nel seno o nella zona ascellare;
  • Perdite di secrezioni liquide o di sangue dai capezzoli non collegabili a gravidanza o allattamento;
  • Se all’autopalpazione si avverte la presenza di noduli nella mammella;
  • Variazioni nell’aspetto del capezzolo;
  • Eruzioni cutanee, arrossamenti, gonfiori e raggrinzimenti sulla superficie del seno, del capezzolo o dell’areola;
  • Dolori ingiustificati e frequenti all’altezza del seno e dell’ascella.

E ricorda sempre: la prevenzione è la cosa più importante che tu possa fare per la tua salute. Non darla mai per scontata, a qualunque età.

Scopri il nuovo reparto di senologia de Le Nove Lune.

I commenti sono chiusi.